MEMBRI


Fondatore
Enrico Giudice

Attuale responsabile del progetto:
Davide Zani

Membri attuali del gruppo:
Battaglia Elisa II H
Borghetti Fabrizio II H
Bossini Lucia II H
Consoli Giovanni IV H
De Felice Sofia IV H
Triva Alessandro II H
Walter Vivaldi II H

Ex membri ed ex caliniani:
Cerudelli Elena
Cominelli Marco
Giudice Enrico
Lonati Leonardo
Nesi Giulia
Ruocco Irene
Sozzani Samuele Guido 
Taddeo Simone

Per qualsiasiasi dubbio o richiesta potete venire a cercare uno di noi in classe.

NUOVA FISHROOM - Estate anno scolastico 2012/2013

Finalmente è stata completata la nuova  fishroom del Liceo Annibale  Calini.
Di seguito qualche foto e una breve descrizione della fishroom:
  • SPESA TOTALE: 742 €
  • ACQUARI:  2 acquari90x40x35h cm + 1 acquario da 90 l + 1 acquario 20X40X35h cm;  i tre acquari più grossi sono divisi ciascun in tre scomparti da lastre di plexiglass e di vetro.
  • FILTRAGGIO:  ogni acquario è dotato di un filtro ad aria. Tutti i filtri ad aria sono collegati ad un aeratore Resun LP40 a 12 uscite
  • ILLUMINAZIONE: ogni acquario è dotato di 2 lampade al neon da 18 W, protette in una plafoniera resistente agli schizzi
  • STRUTTURE: ogni acquario è circondato e coperto da una struttura realizzata con tasselli in legno  che reggono un coperchio in legno, smontabile al quale sono fissate le lampade. Inoltre ogni acquario è dotato di un coperchio, costituito da un foglio di plexiglass, forato per far passare i cavi elettrici di eventuali riscaldatori e i tubi dei filtri ad aria.
  • RINGRAZIAMENTI:   un ringraziamento va senza dubbio a Mario Bertocco che ha donato alla scuola l’acquario da 90 l, al Dott. Cristian Salogni che ci ha mostrato la sua fantastica fishroom, dandoci dritte e consigli per realizzare la nostra, a Nico Roselli che ci ha dato una mano nella sistemazione di un acquario e infine all’assistente scolastico Nicola, per la sua collaborazione. Un ringraziamento speciale va però a Enrico Zovetti, che ha costruito, le bellissime strutture di legno che circondano gli acquari, le lastre in legno di copertura smontabili, ha forato e preparato i coperchi in plexiglass,  ha fissato le divisorie nell’acquario da 90 l e ha realizzato  anche i collegamenti elettrici per le lampade, che si è occupato di fissare alle lastre in legno (il particolare si può vedere in foto).




















PRESENTAZIONE E OBBIETTIVI INIZIALI

PRESENTAZIONE E INIZIATORI DEL PROGETTO
Questo progetto innovativo nasce da un’idea di un gruppo di ragazzi della II H, a metà dell’anno scolastico 2008/2009. L’obbiettivo di questo progetto era ed è tuttora, quello di cercare di approfondire l’aspetto della genetica relativo all’ereditarietà dei caratteri nelle generazioni successive di organismi, con l’ausilio proprio dei guppy, coloratissimi pesciolini.

OBBIETTIVI INIZIALI E MATERIALI IN DOTAZIONE
Quando:
Inizio: a metà (circa Febbraio) dell’anno scolastico 2008/2009
Obbietivi:
  • Mettere in pratica e approfondire l’aspetto della genetica legato all’ereditarietà dei caratteri nelle diverse generazioni di organismi
  • Perché con i guppy? Poiché pesci già presenti in laboratorio, perché di facile allevamento e soprattutto perché rispetto ad altri organismi, questi pesci si differenziano fra loro per un numero limitato di caratteri: coda, colore del corpo, forma della coda. Questi sono i tre principali ambiti di differenziazione dei guppy.
  • Partendo da queste considerazioni volevamo quindi cercare di capire in che modo determinati colori, forme di code e colori di code venivano trasmesse nelle generazioni successive, e arrivare magari a definire particolari caratteri recessivi ed altri dominanti. Ed una volta riusuciti in questo intento saremmo anche stati in grado di prevedere che tipologia di individui si sarebbero generati da un accoppiamento

Come procedere:
·        Dovevamo sfruttare i guppy presenti nell’acquario da 100 lt ormai da molti anni. Questi guppy, in tutti questi anni si erano riprodotti tra loro senza nessun controllo, senza essere osservati e si erano a venuti a formare guppy dei colori più diversi (presenti anche tuttora).
·        Dopo esserci documentati su quali potevamo essere i colori recessivi e quali dominanti, abbiamo deciso di procedere per tentativi e di isolare in diversi acquari guppy che presentassero code di colore e forma simile o pressochè uguale. Oppure maschi con la coda di un certo colore e femmine grigie, incolori

Dotazioni di partenza:
·        Acquario da 100 lt + 5 acquari, 4 di 25-30 lt e uno di 50 lt + un acquarietto   da 10 lt circa
·        Tutti gli accessori per gli acquari: filtro, riscaldatori, lampade.

UN PO' DI STORIA

Breve storia del progetto:
  • Inizio: In base a come avevamo deciso di procedere abbiamo iniziato ad isolare nei diversi acquari maschi e femmine con la coda dello stesso colore e maschi colorati con femmine incolori
  • Primi problemi: All’inizio il progetto si limitò alla manutenzione degli acquari a causa di alcuni problemi sorti a causa di lumache infestanti e di un acquario che poco tempo dopo essere stato avviato, iniziò a perdere acqua. Lasciammo quindi un po’ da parte l’osservazione dei pesci
  • Inizio del tracollo: fondamentalmente il nostro progetto in seconda si ferma qui. Infatti dopo le prime riproduzioni vedemmo che purtroppo quello che avevamo auspicato o che speravamo accadesse (cioè nelle generazioni successive si formassero, almeno in qualche individuo, colori simili ai genitori) non era successo.

Iniziammo quindi a chiedere informazioni, trovando su internet “L’associazione Italiana Guppy” ed un esperto allevatore di guppy (Alessandro Cellerino). Purtroppo entrambe le fonti non seppero darci un valido aiuto e non trovammo nessun altro che potesse aiutarci.

  • Tracollo finale: infine già presi dalla ricerca di qualcuno che potesse aiutarci, subentrarono altri problemi gravi.

Il primo fu generato dall’introduzione di una nuova tipologia di pesci (i Botia), tra l’altro già presenti in due esemplari nell’acquario da 100 lt, negli acquari più piccoli. Questi pesci infatti erano noti come grandi mangiatori di lumachine. Ineffetti eliminarono il problema lumache ma oltre alle lumache eliminavano anche i guppy. Infatti nel giro di poche settimane notammo che nell’acquario piccolo dove c’erano i botia oltre ad esser quasi sparite le lumache, erano ormai quasi spariti anche i guppy (probabilmente il problema nacque dal litraggio troppo basso e dall’incompatibilità tra guppy e botia in un litraggio così basso).
Dovemmo così dedicare tutto l’acquario da 50 lt soltanto ai botia.

Il secondo problema arrivò da un riscaldatore, non si sa se manomesso o guasto: aveva fatto alzare esageratamente la temperatura dell’acquario dove era montato e l’elevata temperatura aveva ucciso tutti gli esemplari di guppy più belli che avevamo con coda rossa.

Da quel momento in poi il progetto si limitò alla semplice manutenzione degli acquari, eccetto il fatto di aver isolato un trio di guppy con coda gialla tigrata in un acquario e un trio di guppy con coda rossa (gli ultimi sopravvissuti) in un altro. A causa però di mancate riproduzioni o della morte delle femmine per lo stress anche questa volta non arrivammo a nessun risultato.

  • La ripresa: La ripresa comincia con l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010. Infatti cercando informazioni su internet, ho trovato un forum piuttosto interessante, dove chiedendo aiuto per il nostro progetto, ho trovato una persona particolarmente disponibile: Mario Bertocco (25 anni, di Bergamo, studente alla facoltà di economia). Questo ragazzo per hobby è un allevatore e selezionatore di guppy.
Da subito ha apprezzato il nostro progetto e mi ha fatto subito notare degli errori sostanziali: 
·  L’allestimento degli acquari completamente sbagliato, senza nessuna   pianta o nascondiglio per gli avanotti e con troppa sabbia, con conseguente accumulo di sporcizie e troppo tempo speso per la manutenzione
·  L’altro errore stava proprio nella partenza: mi spiegò infatti che era impensabile partire da guppy che da anni si erano accoppiati senza alcun controllo tra di loro, e che sarebbero serviti tantissimi anni e tantissimi acquari per riuscire a raggiungere un ceppo di colorazione “pura” e riuscire quindi nell’intento del nostro progetto. Bisognava partire da guppy già selezionati con genetica, o per lo meno con genitori noti.
     
Decise quindi di aiutarci: mi diede gratuitamente dei pesci(tre trii di guppy ognuno formato da due femmine e un maschio) da lui selezionati per i concorsi, di cui quindi era nota la genetica e di cui erano noti i genitori, e delle piante e del filo di nylon (come nascondiglio per gli avanotti), con del mangime particolare per i guppy. Infine mi ha dato qualche informazione sulle caratteristiche che avremmo dovuto ritrovare nelle successive generazioni di pesci.